LEGGO (F. BALZANI) - «San Siro? Io non ho paura». Fabio Borini ha appena 20 anni, ma non si impressiona. Lo sguardo è deciso, così come la voglia di giocare. Domani sera a Milano
«E una grande sfida - dice Borini - e fino a poco tempo fa potevo vederla solo in tv, adesso potrei viverla da protagonista. Inter e Roma non vengono da grandi risultati, ma noi abbiamo una certa idea di gioco e prima o poi verrà fuori. Totti? Quando ci siamo presentati mi sono sentito quasi fuori luogo, per me sembrava impossibile. Ma lui, come De Rossi e Burdisso, mi ha fatto sentire subito a casa. Cercherò di mettere a frutto i consigli che ho ricevuto da Drogba quando ero al Chelsea. A chi mi ispiro? A Pippo Inzaghi». Borini dovrebbe prendere il posto dellevanescente Bojan anche se ieri Luis Enrique ha impiegato lo spagnolo tra le prime linee. Chi, per il momento, dovrà accontentarsi di guardare i compagni dalla panchina (o addirittura dalla tribuna) è Erik Lamela. Largentino è ancora indietro, fatica a trovare il ritmo partita e non ha smesso di avvertire fastidio alla caviglia infortunata durante il mondiale under 20. «Non è ancora pronto», fanno sapere da Trigoria.
I problemi maggiori però arrivano dal reparto difensivo. Cicinho ieri ha alzato bandiera bianca. Il brasiliano è reduce da un infortunio muscolare e ha detto a Luis Enrique di non essere in grado di sopportare 90 minuti. Al suo posto giocherà Rosi mentre sulla sinistra, vista la squalifica di Angel, il favorito è Taddei. Al fianco di Burdisso non ci sarà il convalescente Juan ma uno tra Heinze e Kjaer. A centrocampo, invece, continua a scalare posizioni Pizarro che dovrà vedersela fino allultimo con Perrotta e Gago per un posto al fianco degli inamovibili De Rossi e Pjanic. Il bosniaco, dopo un giorno di permesso concesso dalla società per concedergli di effettuare il trasloco, è tornato ad allenarsi confermando i progressi visti domenica scorsa contro il Cagliari.
In porta, e qui non ci sono dubbi, ci sarà Stekelenburg. «Non vedo lora di affrontare il mio amico Sneijder - ha dichiarato il portiere olandese -. A Roma mi trovo benissimo, ma noto parecchie differenze con Amsterdam. Qui non si può camminare per strada perché la gente ti chiede sempre foto e autografi. Quando ci sostengono danno una carica incredibile, ma quando le cose vanno male sono spietati nelle loro critiche»