IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Se Gava di Conegliano non avesse deciso di diventare allimprovviso il protagonista della partita, probabilmente José Angel sarebbe stato il migliore in campo di Roma-Cagliari per distacco. Lesterno spagnolo infatti stava giocando beniss
Tra questi cè anche Fabio Borini, allesordio assoluto con la maglia della Roma. Luis Enrique lha messo in campo negli ultimi dieci minuti per tentare il tutto per tutto e lui ha risposto presente. Con personalità. Dopo neanche un minuto ha fatto gol, ma larbitro ha annullato per un fuorigioco di Heinze. Poi, a sinistra, è spesso riuscito a saltare i difensori del Cagliari, dimostrandosi giovane sì ma affidabile. Lui daltronde è stato chiaro fin dallinizio: sa di non partire titolare, ma intende comunque dare il massimo per mettersi in mostra e sfruttare ogni occasione. Che poi è il motivo per cui ha deciso di lasciare il Parma: a Roma cè sì più concorrenza, ma Luis Enrique, rispetto a Colomba, dà più spazio agli attaccanti. E ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno, facendo giocare solo chi ritiene più in forma. «È stata una partita sfortunata - le parole di Borini a fine partita - siamo riusciti a segnare solo al novantesimo. La mia rete? Il fuorigioco era di Heinze, peccato». Borini crede che la Roma sia sulla strada giusta, ma indica quali sono i punti in cui la squadra deve migliorare: «Ci vuole più fluidità nel gioco, nel possesso palla, ma sono cose che si acquisiscono col tempo. Il mio impatto con la Roma e lOlimpico è stato buono, ho cercato di dare il massimo e penso di aver fatto bene. Peccato per il risultato».