Verre promosso in... Prima

14/08/2011 alle 11:08.

IL ROMANISTA (A. GATTONI) - È uno dei pochi, per non dire l’unico, che ricorderà con piacere la trasferta di Valencia. Valerio Verre, diciott’anni da compiere a gennaio, si era già messo in mostra durante il ritiro,impiegato sempre da Luis Enrique come vice Totti, al centro dell’attacco.

Al Mestalla, invece, dopo l’infortunio di Perrotta, è toccato a lui scendere in campo come intermedio di centrocampo, dimostrando che, nonostante la giovane età e la mancanza d’esperienza, lui nella Roma può starci. Senza bruciarsi, a piccoli passi, ma con la consapevolezza di avere le caratteristiche giuste. Prima tra tutte la personalità, che non gli ha fatto tremare le gambe davanti ai 60mila tifosi spagnoli. Il suo agente, Davide Lippi, ieri a Romanews.eu, ha parlato del momento che sta vivendo Verre, che quest’anno farà la spola tra Primavera e prima squadra ma che per ora lavora sempre e comunque con Luis Enrique. «Penso che quello di Verre sia stato un ritiro da protagonista - ha spiegato Lippi - Essere utilizzato tanto è sicuramente una soddisfazione enorme, ma ora ci vogliono calma, pazienza e tranquillità visto che era il più giovane e penso abbia fatto molto bene. Anche a Valencia credo abbia fatto molto bene, presentandosi a freddo in uno stadio importante e in una partita così, difficile anche per i veterani. Forse lo ha aiutato proprio l’incoscienza della gioventù». Luis Enrique stravede per lui, Alberto lo vorrebbe come punto di forza della sua Primavera. In merito, Lippi ha detto: «Sinceramente non so cosa succederà, in teoria era destinato alla Primavera, però vale quel che ho detto per Caprari, non ho idea di quelle che siano le volontà dell’allenatore e non mi meraviglierei se lui, Viviani, Caprari e Antei rimanessero in prima squadra. Daltronde al si fa così. Certo bisognerà vedere che mercato farà la Roma ma, ripeto, non mi meraviglierei. Verre pensavo sarebbe stato destinato alla Primavera, ma sono contento che i fatti mi stiano smentendo. Ora però può succedere tutto: può tornare in Primavera o, come credo io, se ragionano con una sorta di programmazione sui giovani può crescere in prima squadra. Non ci sono tanti giovani come quelli che ha la Roma». Sul futuro, Lippi non si sbilancia: «Ha grandissima qualità, ma ci vogliono molta calma e tranquillità. Deve fare il suo corso e crescere senza pressioni e responsabilità. Crescere bene e vivere anno per anno le situazioni che si presentano. Parleremo con la società del suo futuro, ma la Roma non mi ha chiamato per farlo giocare altrove. Inoltre, nessuno mi ha chiamato per fare sondaggi reali, di solito a questo punto partono negoziazioni vere e proprie, mentre per Verre non c’è stato niente e questo lascia immaginare che la Roma non li voglia perdere. Comunque a breve parlerò con ».