IL MESSAGGERO (A. ANGELONI)- Colloquio positivo, si dice. Ma Bruno Conti forse se ne va. E il post incontro tra il ds Sabatini e (lex) plenipotenziario del settore giovanile della Roma. Nessuno ha cacciato Conti, ma è lui stesso che sta valutando lipotesi di andarsene
E per tutta una serie di motivi: non si sente più a suo agio, non ha più voglia di restare in un posto dove è stato intoccabile per decenni e ora crede di essere considerato di troppo. Non è luomo dei contentini, dei ruoli a metà. Quindi, al momento pensa, valuta, smaltisce lamarezza.
Conti per mesi non ha fatto altro che leggere e ascoltare: gli verrà tolto il settore giovanile, arriverà Zeman al suo posto, per Bruno verrà ritagliato un ruolo di ambasciatore giallorosso nel mondo, etc etc. E nel frattempo nessuno della nuova proprietà lo ha contattato. Nessuno lo ha fatto sentire funzionale al progetto tecnico. Ecco che finalmente arriva quella telefonata e poi lappuntamento, ma ormai sembra tardi. Bruno Conti ha visto ieri il ds della Roma Walter Sabatini. Colloquio molto positivo, amichevole, così lo ha definito lo stesso Conti.
Però? La delusione resta. E Bruno non sa se e come potrà andare avanti con questo stato danimo. La responsabilità del settore giovanile, di fatto, gli è stata confermata, ma non si occuperebbe più della Primavera e degli Allievi e gli allenatori di queste due squadre verranno scelti dal ds. Niente sarà più come prima, questo ruolo non se lo vede per niente addosso, soprattutto non ora che si è sentito lultima ruota del carro, lui che ha appena vinto uno scudetto con la Primavera e da anni fa lambasciatore della Roma nel mondo, perché lui da anni lavora per la Roma, in ogni ruolo.
Conti chiamerà Sabatini martedì per comunicargli il sì o il no. Il suo stato danimo lascia pensare a un addio, anche doloroso. Strano ma è così. «Io sono stato e resto un innamorato della Roma», dice Conti. Sì, ma ora lo sarà altrove. Martedì sapremo.