IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Walter Sabatini ha già in testa un piano per prendere Javier Pastore. Da portare avanti, nelle prossime settimane, a fari spenti. Ma ormai non si può negare levidenza: lobiettivo numero uno della nuova Roma è largentino, impegnato in Coppa America e quindi lontanissimo dalla Sicilia e soprattutto dal Palermo di Zamparini che presto dovrà fissare un prezzo.
IL MESSAGGERO (U. TRANI) -
Walter Sabatini ha già in testa un piano per prendere Javier Pastore. Da portare avanti, nelle prossime settimane, a fari spenti. Ma ormai non si può negare levidenza: lobiettivo numero uno della nuova Roma è largentino, impegnato in Coppa America e quindi lontanissimo dalla Sicilia e soprattutto dal Palermo di Zamparini che presto dovrà fissare un prezzo. La strategia del diesse giallorosso per arrivare a El Flaco si basa su tre punti: 1) la certificata sintonia con il presidente del club rosanero, rafforzata dalla stima e dalla fiducia reciproca, e la conseguente collaborazione su certe operazioni di mercato, ultimo il trasferimento di Stefano Pioli, allenatore consigliato a Zamparini proprio da Sabatini; 2) il consolidato rapporto con Marcelo Simonian, agente dellargentino e guarda caso anche di Alvarez che potrebbe essere il primo acquisto del club giallorosso; 3) il grande affetto che Pastore ha per il direttore sportivo della Roma, quasi un secondo padre per il giocatore. Tre punti che possono bastare per mettere in piedi una negoziazione che sarà lunga e tormentata. Ma che vale la pena intraprendere. Perché i tre personaggi della vicenda sono quotidianamente in contatto tra loro. Con Simonian al centro della trattativa. Domani il manager del calciatore dovrebbe essere in Spagna dove conoscerà lofferta del Real e, chissà, anche quella del Barcellona, dopo aver parlato nei giorni scorsi a Londra con i dirigenti del Chelsea.
Due giorni fa lo stesso procuratore aveva detto: «Pastore sta bene in Italia, dove è molto felice. Ha ammirazione, contraccambiata, per Sabatini». Probabilmente si era esposto troppo e dopo una chiamata del diesse giallorosso ieri ha subito rettificato: «Pastore alla Roma? Tutto falso». Retromarcia, insomma, telecomandata, anche perché Sabatini non vuole spostare lattenzione su El Flaco che ha ancora una valutazione superiore ai 40 milioni che lInter, il Milan e la stessa Juve ritengono eccessiva. Simonian sa che la Roma sarebbe la piazza ideale: sosta intermedia verso un grande club, dove magari il suo assistito non avrebbe inizialmente il posto garantito. Lagente trova la sponda giusta nel diesse giallorosso che, facendo decantare la situazione, punta a prenderlo con 30, al massimo 35 milioni. Un investimento, dunque, di primo piano. Che però potrebbe non intaccare il budget garantito da DiBenedetto, circa 40 milioni. Perché i milioni di euro per Pastore usciranno dalle cessioni di due attaccanti sotto contratto tra Borriello, Menez e Vucinic o addirittura da tutte tre, senza però svendere nessuno dei tre.
Ieri Sabatini ha parlato con Vucinic che è obiettivo dichiarato dalla Juve: il montenegrino, amareggiato per come si è deteriorato il suo feeling con lambiente in questultima stagione, sta spingendo per andar via, ma il diesse giallorosso gli ha chiarito che la Roma, forte di due anni di contratto, non farà sconti. E non ha intenzione di prendere calciatori bianconeri (nemmeno Quagliarella che a Torino considerano tra laltro fondamentale nel progetto di Conte). «Ora Mirko è incedibile: solo per una follia se ne può parlare», il messaggio partito da Trigoria e girato alla Juve. Se 30 milioni sono troppi, si tratta comunque da 25. Per prenderne una ventina. Non cè solo la società bianconera su Vucinic. LInter è alla finestra da gennaio, anche se non ha intenzione di partecipare a uneventuale asta. Leonardo, tra laltro, ha un debole per Borriello: i due si sentono spesso, ormai da un paio di mesi. Il centravanti avrebbe già dato il gradimento al brasiliano per il trasferimento in nerazzurro. Sabatini, però, chiede tra i 12 e i 15 milioni e non ha fretta. Così come aspetta di sapere da Migliaccio, manager di Menez, se cè una società straniera disposta a spendere almeno 10 milioni per il francesino che, come Vucinic, non vuole restare a Trigoria. Domani Sabatini ha un appuntamento con Bruno Conti per la riorganizzazione del settore giovanile. Ieri allora di pranzo ha invece provato a bloccare Andreazzoli: lex tattico di Spalletti (e dal 21 febbraio collaboratore pure di Montella) è stato chiamato dalla Fiorentina per fare il vice di Mihajlovic. Entro un paio di giorni risponderà al diesse giallorosso, ma a quanto pare si sarebbe già impegnato con Corvino e tornare indietro non è semplice. Vedremo.
Bagni, per il Bologna, continua a offrire Ramirez. Franco Baldini, in Danimarca per lEuropeo Under 21, sta lavorando ai fianchi Montoya («Forse è presto per lasciare il Barça», fa sapere il giovane terzino) e Bojan, i giovani della cantera indicati da Luis Enrique. E anche altri, sempre segnalati dallasturiano. Confermate le cifre dei bonus inseriti nel suo contratto (simili a quelli concessi a Ranieri): 1 milione e mezzo per lo scudetto (ingaggio raddoppiato), 500 mila per il successo in Europa League e 250 mila per la qualificazione Champions.