IL MESSAGGERO (M.FERRETTI) - Due partite lontano da Roma e due vittorie. In più, il (triste) pareggio casalingo contro il Parma. Totale, tre partite e sette punti. Un (mini) bilancio non da disprezzare, per Vincenzo Montella. La sua Roma anche a Lecce ha messo in mostra i soliti difetti (non sapere reggere a dovere lurto della formazione avversaria), dopo aver comandato il gioco in apparente scioltezza, ma stavolta la voglia di non gettare la vento altri punti, che si può sintetizzare con quella rincorsa rabbiosa di Perrotta per non far uscire il pallone poi terminato sul braccio di Munari, ha prodotto gli effetti sperati.
La sua Roma anche a Lecce ha messo in mostra i soliti difetti (non sapere reggere a dovere lurto della formazione avversaria), dopo aver comandato il gioco in apparente scioltezza, ma stavolta la voglia di non gettare la vento altri punti, che si può sintetizzare con quella rincorsa rabbiosa di Perrotta per non far uscire il pallone poi terminato sul braccio di Munari, ha prodotto gli effetti sperati. Tre punti importanti per la classifica e una porzione di autostima in più in vista della delicatissima trasferta di Champions League, martedì a Donetsk.
Eccolo, lallenatore romanista. «Io ho visto una buona partita, che noi abbiamo fatto nel primo tempo. A volte abbiamo esagerato nel tenere palla, ma abbiamo creato diverse occasioni e rischiato pochissimo contro un Lecce organizzatissimo. Nel secondo tempo ci siamo abbassati un po troppo, forse per la paura di non riuscire a vincere neppure questa partita, abbiamo fatto meno pressione a metà campo salendo di meno. Ma, alla fine, abbiamo vinto con merito. La Roma per qualità di gioco e per valore assoluto dei giocatori ha fatto meglio del Lecce», il suo virgolettato. Una Roma che ha giocato il primo tempo sotto ritmo, probabilmente per evitare di trovarsi troppo presto in debito di ossigeno. Una Roma al rallentatore che, alla fine, ha avuto ragione di un Lecce tecnicamente modesto ma animato da grandi motivazioni. Solo un caso che la Roma riesca a vincere, in questo periodo, soltanto lontano dalla capitale? «Ora vogliamo conquistare lOlimpico...», ancora parole di Montella. «Borriello sottotono? No, ha fatto bene, ha combattuto e ha fatto salire la squadra. Ma possiamo migliorare tutti: per quanto ci ha fatto vedere in un passato recente può fare meglio, ma può farlo tutta la squadra. Siamo contenti che nelle ultime tre partite abbiamo raccolto sette punti: siamo sulla strada giusta ma possiamo fare molto meglio. La Champions? Dobbiamo pensare una partita alla volta. Credo che ce la possiamo fare, andremo là per vincere perchè ci crediamo e ne abbiamo la possibilità». Infine, sul siparietto in occasione del calcio di rigore. «Pizarro voleva tirare, poi lo voleva lasciare a Marco. Poi ha cambiato idea e ci può stare. Avevano voglia di tirarlo tutti e due e quindi si volevano prendere responsabilità. Se cero io? In quel caso non cera discussione... La classifica non mi interessa, così come non mi interessa se il quarto posto è più vicino: dobbiamo fare la corsa soltanto su noi stessi». E le parole di Ranieri? «Quello che è accaduto prima del mio arrivo non mi interessa», la sintesi montelliana.