IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un esordio che immaginava con un epilogo diverso. Delusione che Montella riassume con una battuta che racchiude anche una grande verità: «E durata troppo la gara, forse ci aspettavamo che i minuti fossero 74 come a Bologna». Non lo dice apertamente, proprio per non entrare in aperta polemica con il suo precedessore sul quale non accetta provocazioni: «Lintervista di Ranieri al Tg1? Ognuno ha le sue opinioni: ha detto quello che ha vissuto anche se personalmente ho trovato uno spogliatoio unito».
Sul banco degli imputati, però, finisce la condizione atletica palesata ancora una volta dalla squadra: «I numeri dicono che dallinizio dellanno abbiamo subito 24 gol nellultima mezzora, risultando così la peggior difesa in questo senso spiega lAeroplanino - Non può essere esclusivamente un fatto mentale. Chi fa calcio la soluzione la può trovare e capire. Non è una questione di moduli o uomini, è un dato di fatto: si è visto un calo da parte della squadra abbastanza evidente anche perché sino ad un quarto dora dalla fine non avevamo subito nemmeno un tiro in porta».
Difficile essere più chiari anche se in sala stampa, almeno inizialmente, prova a raddrizzare il tiro - «E un discorso generale: non solo fisico ma anche mentale. A mio avviso la squadra si stanca mentalmente presto e non consapevolmente» - per poi, alla domanda seguente, ripuntare lindice sulla condizione atletica di Totti e compagni: «Anche a Bologna nel secondo tempo non riuscivamo a salire come nel primo. Perché? Semplice, se la Roma non sale è perché non ha la forza di farlo». Come intervenire, allora, visto che siamo oramai quasi a marzo? Montella prova ad essere ottimista: «Abbiamo bisogno di alzare il ritmo, lo stiamo facendo, cè la disponibilità e la coscienza dei giocatori e quindi anche la disponibilità. Si può fare, ma abbiamo bisogno di tempo. Giocare ogni tre giorni non aiuta però resto fiducioso, metteremo in campo tutte le nostre risorse e conoscenze per ovviare a queste difficoltà».