Pizarro Il cileno è uno dei dubbi della vigilia. Non è ancora al top («contro il Bologna ad un certo punto si è messo le mani di fronte agli occhi per dirmi che non ci vedeva più dalla fatica» , fa Montella) e l’Olimpico potrebbe accoglierlo con bordate di fischi dopo la sua fuga in patria a Natale e le voci di un suo ammutinamento negli ultimi tempi di Ranieri, ma Montella invoca la clemenza dei tifosi («in questo momento dobbiamo essere un corpo ed un’anima» ) e lascia intravedere uno scenario nuovo («non vorrei mancare di rispetto a mister Ranieri, ma non so se prima gli è stata chiesta la disponibilità a Pizarro così come gliel’ho chiesta io» ). Qualcuno fa notare che Ranieri alla vigilia della gara con lo Shakhtar aveva rivelato che Pizarro aveva chiesto un’altra settimana di tempo prima di rientrare, ma Montella ribatte: «Da quella partita erano trascorse due settimane o dieci giorni rispetto a Bologna. Quindici giorni per un giocatore sono tutta un’altra storia» . Sarebbe interessante conoscere il parere di Pizarro, al riguardo, dopo mesi di silenzio.



Ritmi più alti La Roma si sta allenata con maggior intensità: squadra giù di corda? «Non vorrei essere interpretato male. Non giudico quello che è stato fatto prima perché non l’ho visto, ma noi lavoriamo in un certo modo, cerchiamo di mantenere i ritmi alti» .



Difesa colabrodo Montella dovrebbe confermare la Roma con il modulo 4-2-3-1, fa capire che Riise partirà dall’inizio («ha attraversato un momento no, ma si sta riprendendo e Castellini si è allenato poco» ), celebra le 600 partite di Totti («ha avuto qualche problema fisico, ma ora sta bene ed è un valore in più per la Roma») e ribadisce che uno dei problemi più urgenti è la tenuta della difesa: già incassate 36 reti solo in campionato. «La priorità è quella di non prendere gol perché ne abbiamo presi troppi. Siamo la terza peggior difesa se non ho letto male» . Non ha letto male: solo Lecce (46) e Bari (40) stanno peggio.