REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - "Sogno un 2011 da scudetto". È bastato il successo sul Milan per restituire a Ranieri, e tutta la Roma, la fiducia che gli ultimi risultati avevano prosciugato. Per la sosta natalizia, la squadra giallorossa si è regalata una nuova speranza nella lotta al titolo, accorciando a sette punti il distacco dalla vetta e portandosi a due soli nodi dal quarto posto della Juventus. Una s
"LOTTEREMO FINO ALLA FINE" - La Roma è ufficialmente a riposo già da ieri. Ranieri dovrebbe trascorrere nel freddo di Londra - invasa in questi giorni dalla neve - qualche giorno di riposo, non prima, però, di una visita in Campidoglio per ritirare il premio "Atleta dell'anno". Un'occasione, anche, per soffermarsi su un campionato che per la Roma è tornato a sorridere: "Lotteremo fino alla fine, perché come avevo detto questo è e sarà un campionato molto equilibrato, con punteggi molto più bassi". La vittoria di sabato, però, accende il rammarico per aver buttato punti nelle prime gare dell'anno. Non per Ranieri: "Non possiamo convivere con questo fardello portandocelo dietro. Dobbiamo mantenere la stessa forza, la stessa concentrazione e tentare la rimonta come l'anno scorso". Scudetto a parte, per il Ranieri 'romanista' ("se perdo, perdo due volte: da allenatore e da tifoso") l'antagonista numero uno resta quella con cui divide il letto del Tevere: "La rivalità c'è sempre con la Lazio ma è sempre e solo una rivalità sportiva".
TOTTI E IL TURNOVER - A San Siro il successo è arrivato nonostante l'esclusione di Totti. Una scelta difficile da immaginare solo pochi mesi fa. "Ma gestire Totti non è difficile - assicura Ranieri - certo non gli fa piacere non giocare ma questo va bene. Ci sono grandi campioni che sono stati chiamati in campo e hanno dato il loro apporto, noi dobbiamo essere questi. Tutti dobbiamo sentirci la Roma". Il discorso, però, non riguarda soltanto Totti. Perché anche Pizarro e Vucinic nel recente passato non hanno gradito la panchina: "Il turnover - spiega Ranieri - non è facile perché non eravamo abituati ad avere una rosa così importante e qualcuno si dispiace se non gioca. Ma questo deve essere un'arma in più, non in meno. È iniziato un progetto che spero di portare avanti a lungo, dobbiamo essere forti".
"IL RINNOVO? NOVITÀ A BREVE" - Forte la Roma dovrà esserlo anche a febbraio, quando gli ottavi di Champions League metteranno sulla strada dei giallorossi lo Shakhtar Donetsk. Un sorteggio che tutti, a cominciare da Totti, hanno definito favorevole. Ranieri non si sbilancia: "Io direi 'buonino', il loro campionato è fermo, dovremo sfruttare questo fattore perché sono un'ottima squadra. Il loro allenatore, Lucescu, conosce tutto del calcio italiano, ha allenato qui per anni". Con le vacanze già iniziate per tutti, è tempo dei buoni propositi per il nuovo anno: "Se siamo stati la squadra con più punti nel 2010 - l'augurio del tecnico - speriamo di esserlo nell'arco di un intero campionato. Quest'anno ci sono più squadre al vertice e basteranno meno punti per essere lì. Sarà un bel campionato, molto avvincente. L'augurio che posso fare ai romanisti è che il 2011 sia meglio del 2010". Per lui, però, il 2011 è anche l'anno in cui scadrà il contratto con la Roma. La banca ha dato da tempo il via libera, ma Rosella Sensi ha voluto aspettare: "Con la dottoressa ho parlato tempo fa - ammette a Sky l'allenatore - e non ho problemi di contratto. A Roma sto benissimo, presto avremo novità...".
ADRIANO A RIO - Alla fine è tornato a casa, ma soltanto per le vacanze. Il viaggio di Adriano in Brasile per trascorrere il Natale con la madre Rosilda, l'ex moglie Danielle e i figli Adriano Junior e Sophia (che sono partiti da Roma il 17 dicembre), era in programma da tempo. La novità, semmai, è che Adriano è partito sapendo già di tornare a Roma. O almeno questa era la sua certezza al momento di chiudere le valigie. Nei giorni scorsi il centravanti ha persino disdetto - anche se momentaneamente - l'incarico con cui aveva affidato ad una ditta di traslochi transoceanici il trasporto dei suoi costosi effetti personali dall'Italia a Rio. Dove, invece, l'attaccante è arrivato ieri quando in Italia erano passate da poco le 22: volo diretto da Milano e arrivo all'aeroporto Galeao Antonio Carlos Jobin. Con lui anche Juan e il milanista Seedorf (che ha raggiunto la moglie Luviana, originaria del Brasile). Con l'olandese, con cui ha diviso lo spogliatoio dell'Inter per sei mesi, il centravanti ha scambiato qualche battuta: dal match di sabato alla lotta scudetto, fino al ritorno in grande stile a San Siro. Tra oggi e domani Adriano incontrerà nella sua casa di Rio anche il procuratore Gilmar Rinaldi: una riunione pianificata da tempo, a cui parteciperà anche mamma Rosilda, per decidere il futuro dell'attaccante. Il Corinthians continua a spingere per averlo, ma Ranieri chiude ogni spiraglio: "Adriano lo togliamo dal mercato", giura a Sky l'allenatore romanista. Per assecondare il desiderio di Unicredit, che a gennaio pretende di ridurre drasticamente il monte ingaggi del club, partiranno altri elementi poco utilizzati, da Doni a Baptista e Cicinho, oltre a Okaka, Loria e Antunes: "A gennaio - spiega l'allenatore - cercheremo di fare ciò che non siamo riusciti a fare in estate. Io ho sempre detto che voglio una rosa ampia, però così sono troppi giocatori. So che ci sono delle trattative in piedi per questi campioni che hanno bisogno di giocare e di dimostrare il loro valore". La 'Bestia' piace a Galatasaray e Malaga, dove seguono anche il portiere, che ha un discorso avviato con l'Aston Villa. Per il terzino, invece, resta viva l'ipotesi Napoli. Soprattutto se a Roma dovesse arrivare Behrami.