«In Italia non difettano certo demagogia e moralismo: visto quel che si è detto dello sciopero dei calciatori, mi viene da pensare che a questo Paese manchino i professori universitari, ma non quelli di demagogia». Così Cristiano Lucarelli, attaccante del Napoli e membro del direttivo Aic, replica
«Sono figlio di operai portuali di Livorno - conclude Lucarelli - e ho fatto tutte le serie calcistiche, dall'Eccellenza alla serie A. Conosco le difficoltà degli operai e quelle dei calciatori delle serie minori che prendono 1.100 euro al mese e spesso rimangono a lungo senza stipendi. Cosa direi a un metalmeccanico o a un tifoso? Noi calciatori siamo fortunati, ma comunque lavoratori con diritti e libertà: e quelli sono uguali per tutti, dal plurimilionario al salariato».
Non va usata la demagogia. L'AIC rappresenta 2800 calciatori e non tutti guadagnano milioni di euro. Tanti non arrivano alla fine del mese e stiamo cercando di tutelare soprattutto i soggetti più deboli. Il calcio non è solo fatto da milionari, ci sono ragazzi che hanno famiglia e che guadagnano 1200 euro al mese. La gente deve capire questo non deve guardare noi calciatori della serie A. Io penso che lo sciopero ci sarà sicuramente
Ma prendiamo il caso di Baptista che ha sempre rifiutato le offerte, ci si deve venire incontro in queste situazioni?
Ma è la Roma che ha deciso di fargli un contratto. La Roma non è stata obbligata a fargli firmare il contratto. Poi bisogna vedere quello che succede nelle categorie inferiori.
E' ipotizzabile che le squadre giochino lo stesso?
Penso che allo sciopero parteciperanno tutti i calciatori, a meno che non giochino i dirigenti. I diritti del lavoro devono essere uguali per tutti, dal plurimilionario all'operaio
Tutti i giocatori sono d'accordo dici. Ma c'è un gruppo di giocatori che ha creato un sindacato parallelo...
Qualcuno che non è d'accordo c'è, ci mancherebbe. Ognuno può avere le sue opinioni
(sky sport)
Giorgio Chiellini è contrario allo sciopero proclamato dall'Associazione italiana calciatori. Lo afferma dal suo sito, rivolgendosi alla stessa Aic: «Come appassionato di sport e di calcio e come calciatore, mi auguro che si trovino altri strumenti, con il buon senso da entrambe le parti, per proseguire il confronto sul rinnovo del contratto collettivo». «La passione dei tifosi è la base di questo sport - spiega ancora Chiellini - e mi auguro che le parti si accordino evitando di bloccare il campionato. Ho sempre sostenuto l'Aic, che da decenni tutela con grande attenzione i calciatori e i professionisti delle serie minori».