LAROMA24.IT - Alla ricerca della giusta occasione. Per gennaio il mercato della Roma non vedrà grandi nomi e da quanto emerge negli ultimi giorni il ds Monchi è alla ricerca di giocatori pronti e a basso costo. Una delle possibili occasioni è rappresentata da Arijan Ademi, capitano e perno del centrocampo della Dinamo Zagabria.
CARRIERA - Classe 1991, Ademi è uno abituato a bruciare le tappe. A soli 16 anni, nel 2007, esordi in prima squadra nel campionato croato con il Sibenik, club della sua città natale. Nel 2010 si è trasferito alla Dinamo Zagabria. Fece bene al suo primo anno in una squadra in cui è cresciuto al fianco di Badelj e Kovacic, poi arrivati in Italia tra alterne fortune. La stagione successiva su frenata da un infortunio, poi dal 2012-13 è titolare in pianta stabile della formazione croata, con cui ha vinto 6 scudetti e 4 coppe nazionali e si è fatto anche una discreta esperienza in campo internazionale (55 le presenze tra Champions ed Europa League). Dopo aver fatto la trafila nelle nazionali giovanili, nel 2014 (in polemica con l'allora ct Stimac, reo di non averlo convocato per i Mondiali), Ademi ha scelto di giocare per la Macedonia, paese d'origine dei suoi genitori. Di ruolo centrocampista difensivo, molto tecnico, non è un nome nuovo: 4 anni fa lo cercava il Torino di Ventura, la scorsa estate invece lo cercava il Lille, che si è visto respingere un'offerta di 6,5 milioni. Curiosità: è cugino di Agim Ibraimi, anche lui nazionale macedone e transitato al Cagliari nel 2014.
DOPING - L'episodio che macchia la carriera di Ademi e che lo ha fatto salire agli onori delle cronache è stato però lo stop per doping. Nel 2015, dopo la storica vittoria in Champions ai danni dell'Arsenal, fu trovato positivo ai test antidoping per aver assunto degli anabolizzanti (nello specifico lo Stanozol, uno degli steroidi più comuni). Fu il primo caso in Champions dal '93 e generalmente la Uefa non è mai tenera in situazioni del genere. Difatti Ademi si beccò la pena più alta: 4 anni di squalifica. La difesa del club croato, che all'epoca doveva far fronte anche ad altri problemi (l'arresto del presidente Mamic) non è stata sufficiente ad evitargli un lungo periodo di inattività. Dopo il primo appello respinto, solo nel marzo del 2017 Ademi si è visto arrivare uno sconto di pena dal TAS di Losanna. Squalifica ridotta a due anni, scontata per larga parte: a ottobre 2017 il ritorno in campo.