Roma: il portiere è un problema secondario

06/04/2017 alle 23:13.
schermata-2017-01-13-alle-16-06-39

LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti) Tormentone. Espressione, locuzione o frase fatta che acquista rapida diffusione e popolarità attraverso la sua costante ripetizione. Insieme all’immancabile hit spagnoleggiante, a non dar tregua al tifo giallorosso sotto l’ombrellone la scorsa estate furono i discorsi di una presunta impossibilità di convivenza fra e . Questo, secondo un ragionamento per cui nessuna grande squadra potesse permettersi due portieri di alto livello allo stesso tempo. avrebbe dunque avuto problemi nella gestione dei due estremi difensori, dovendo gestire inevitabili malumori che sarebbero sorti dall’alternanza fra il polacco e il brasiliano.

La realtà, supportata da qualche numero, mostra però come non solo la coabitazione dei due portieri sia stata tutt’altro che problematica, ma anche come l’allenatore della Roma sia riuscito a stabilire fin da subito delle gerarchie, imponendo come titolare in campionato e lasciando ad l’onere delle coppe. Le presenze premiano senza dubbio il numero 1, schierato in 31 partite stagionali, ma ha comunque difeso in maniera affidabile i pali giallorossi in ben 15 occasioni. Fra le squadre italiane, l’unica ad avere un secondo con maggiori presenze rispetto al brasiliano della Roma è la Lazio. Con Inzaghi, complice una condizione non brillante di Marchetti, l’albanese Strakosha è stato schierato fra i titolari per 17 partite.

PORTA DI FRANCIA – A rendere ancora più interessanti questi dati, basta dare un’occhiata oltre i confini nazionali. Guardando ai primi cinque club dei campionati europei di maggior prestigio, saltano agli occhi numeri ben più cospicui di presenze di secondi portieri. Accostato ultimamente anche alla panchina giallorossa, Unai Emery non sembra farsi troppi problemi ad alternare Trapp ed Areola, col secondo del Psg che ha collezionato addirittura 24 presenze stagionali, dividendosi praticamente a metà il compito col collega tedesco. Molte meno quelle di una vecchia conoscenza romanista, , che al Monaco ha raccolto solo 6 apparizioni, così come Benitez del sorprendente Nizza.

ADELANTE CABALLERO – Stessa situazione anche per Claudio Bravo e Willy Caballero al Manchester City. Guardiola ha affidato la difesa dei pali dei citizens all’argentino per 21 volte tra campionato e coppe rispetto alle 29 della prima scelta. Sempre dalla Premier, un altro allenatore che ha optato sull’alternanza fra portieri è Jurgen Klopp del Liverpool: se infatti Mignolet ha giocato per 24 partite, il secondo Karius ha comunque scaldato i guantoni da titolare in 16 occasioni. Passando alla Spagna, i due club di  e il lasciano molto spazio ai rispettivi secondi portieri: Simeone si è affidato a Moyá in 18 partite, mentre Zidane e Luis Enrique hanno regalato una maglia da titolare Casilla e Cillessen 16 volte ciascuno.

ECCEZIONE TEDESCA – L’unica realtà europea in cui si ricorre molto poco al numero 12 è la Bundesliga. Nei primi cinque gradini della massima divisione tedesca, sono solo due i portieri non titolari a superare le 10 presenze: il veterano Weidenfeller del Borussia Dortmund (11) e Timo Horn del Colonia (14). Ulreich del Bayern Monaco non va oltre le 3 apparizioni, fermi a zero Marius Muller e Alexander Stolz di RB Lipsia e Hoffenheim.

Clicky