LAROMA24.IT - Il 21 gennaio è il giorno del rematch. Dopo la sfida del 6 gennaio, Roma e Juventus saranno nuovamente di fronte, stavolta in Coppa Italia. Ma sarà Roma-Juve o Juve-Roma? Il regolamento della Coppa Italia anche stavolta
LAROMA24.IT - Il 21 gennaio è il giorno del rematch. Dopo la sfida del 6 gennaio, Roma e Juventus saranno nuovamente di fronte, stavolta in Coppa Italia. Ma sarà Roma-Juve o Juve-Roma? Il regolamento della Coppa Italia anche stavolta non viene incontro ai giallorossi. Anche in questa stagione la Roma potrebbe rischiare l'inversione di campo nei quarti di finale, giocando quindi la sfida con i bianconeri allo Juventus Stadium.
DIRITTO - L'unica certezza finora è questa: la Roma ha il diritto di giocare in casa la gara con i bianconeri. Da regolamento, infatti, l'ordine dei quarti di finale è determinato dall'elenco delle posizioni nel tabellone, stabilito tramite sorteggio lo scorso 24 luglio. Ordine che, come spiegato nel terzo comma dell'articolo 3.7 del regolamento della Coppa Italia, da diritto a giocare tra le mura amiche al club a "cui è stata attribuita la posizione di ingresso in tabellone contrassegnata dal numero più basso". I giallorossi, sorteggiati con il numero 3, hanno dunque la possibilità di giocare in casa la sfida con i bianconeri, 'testa di serie' numero 6 di questa edizione.
IPOTESI - Ma il diritto acquisito non è sufficiente. A determinare l'effettivo ordine di svolgimento sarà invece l'andamento di Lazio e Napoli. I biancocelesti saranno impegnati la settimana prossima con il Parma e in caso di passaggio del turno incroceranno ai quarti la vincente dell'altro ottavo di finale, che vede di fronte i partenopei e l'Atalanta. In caso di passaggio del turno di entrambe, la Lazio giocherebbe in trasferta: il Napoli è la 'testa di serie' numero 2, mentre i biancocelesti sono stati sorteggiati al numero 7. Nel caso in cui la formazione di Rafa Benitez non riuscisse a superare il turno, sarà la Lazio ad acquisire il diritto di giocare in casa contro l'Atalanta. Ma, in questo scenario, sarà però la Roma ad invertire il campo, visto che i biancocelesti hanno vinto la scorsa edizione della coppa nazionale.
REGOLAMENTO - Qui infatti entra in ballo il contestato quarto comma dell'articolo 3.7, la norma che creò il precedente di Fiorentina-Roma dello scorso anno: "Se due Società che disputano le gare interne sul medesimo campo hanno concomitanza di gare dei quarti di finale in casa - spiega la norma - la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione mantiene il diritto di giocare in casa, mentre laltra subisce linversione del campo. Qualora in virtù di tutte le combinazioni possibili, l'ordine di svolgimento delle gare di più Società in condizione di coabitazione di campo fosse reciprocamente condizionato, avrà priorità su tutte la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione, che mantiene il diritto di giocare in casa, mentre le altre saranno automaticamente adeguate".
PRECEDENTE - Il punto focale della questione resta quindi il discusso concesso di 'concomitanza', che nel regolamento della Coppa Italia fa riferimento al turno e non alle date. Concetto che lo scorso anno costrinse l'allora dg giallorosso Franco Baldini a prendere una dura posizione nei confronti della Lega, terminata con un ricorso (respinto) alla Corte Federale. Il rischio è che si verifichi nuovamente una situazione del genere. E anche quest'anno non ci sarebbe comunque coincidenza di date: la Roma giocherà contro la Juve il 21 gennaio. La Lazio giocherebbe invece l'eventuale sfida in casa (sempre che si verifichi il passaggio del turno dell'Atalanta ai danni del Napoli) il 29 gennaio, a 8 giorni di distanza dalla gara dei giallorossi. Situazione analoga a quella della scorsa stagione, quando la Roma giocò a Firenze il 16 gennaio mentre la Lazio giocò 8 giorni prima all'Olimpico con il Catania.
CONCOMITANZA - Una regola che però stona con ciò che avviene in altre competizioni. Nelle coppe europee, ad esempio, ipotesi simili vengono risolte attraverso una diversa calendarizzazione. L'esempio più recente è la Champions League del 2011: Milan e Inter avrebbero dovuto giocare entrambe l'andata degli ottavi di finale a San Siro. I rossoneri giocarono in casa con il Tottenham il 15 febbraio, mentre i nerazzurri affrontarono il Bayern al Meazza il 23 febbraio, vale a dire 8 giorni dopo. Una soluzione logica. Logica non seguita però dal regolamento della Coppa Italia, nonostante il calendario dia la possibilità di risolvere la questione in favore di tutte le squadre che hanno diritto a giocare in casa il rispettivo turno. La risposta definitiva si avrà solo il 15 gennaio, dopo i risultati di Lazio e Napoli. E' bene sottolineare che il rischio di inversione di campo ci sarà solo con l'ipotesi di un Lazio-Atalanta ai quarti. Una possibilità su 4, dunque, ma un rischio che, alla luce dei precedenti, poteva essere evitato. E che resta ancora possibile anche per il prossimo anno, visto che il contestato regolamento della Coppa resterà in vigore anche per la stagione 2014/15.