LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Goal, tor, gol, goluri, but, ciele, mål e, da martedì, Цели. E’ il grido a cui aspira ogni praticante del calcio ma c’è chi è riuscito a declinarlo in dozzine di lingue e accenti diversi. Dall’Italia all’Europa, traduzione a cura di Francesco Totti. Forse ne avrete sentito parlare come “quello conosciuto solo dentro al Raccordo”. Capito ora? Tra Bufalotta (la scelta è tutt’altro che casuale) e Nomentana, gli svincoli per Manchester e Mosca. Le ultime due tappe della saga Totti: Inghilterra e Russia, rimaste per vent’anni al riparo dai colpi del numero 10 e cadute nel giro di 50 giorni.
10…NAZIONI - Dove la storia ha posto limiti anche alle aspirazioni dei più grandi del passato, Totti, invece, è riuscito a posare la propria bandierina col numero 10. Che dopo la campagna di Russia, messa personalmente a segno martedì, serve ad indicare anche le diverse nazioni in cui ha esultato almeno una volta in gare ufficiali con la maglia della Roma. L’Italia, per 237 motivi diversi, non è compresa nel calcolo e rappresenterebbe l’undicesima nazione nella lista.
L’EUROPA AI PIEDI – Il giro iniziò in Danimarca nel 1998: Silkeborg, Coppa Uefa, la tappa iniziale di un tour che è poi proseguito in Svizzera due mesi più tardi. Queste, però, erano semplicemente le prove generali per il grande show, puntualmente in onda il 24 ottobre del 2001 allo stadio Santiago Bernabeu. In uno dei teatri più ambiti del calcio mondiale, Francesco Totti lascia l’impronta sia nel 2001 che l’anno seguente, quando scrive la prima storica vittoria della Roma nel tempio del Real Madrid.
Sarà per quella vicinanza tra calcio e spettacolo tipica del paese ma in Spagna il senso del gol di Totti si esalta: 5 reti tra Bernabeu e Mestalla, da nessuna parte, Italia esclusa, è stato così prolifico. Dopo aver conquistato anche la Germania, in Francia si presentò con un inedito: gol di testa allo Gerland di Lione che diede alle stampe una delle pagine europee più significative della storia recente. Con l’Europa League, invece, Totti ha colonizzato il Belgio, dove aveva già segnato durante gli Europei del 2000 e la Slovacchia prima del ritorno sulle grandi piazze con la Champions di quest’anno.
In Inghilterra ha messo in scena una versione calcistica de “Il ritratto di Dorian Gray”, spiegando che, per alcuni eletti, l’età non è altro che un numero vuoto di significato. Infine a Mosca, dove ha lasciato il suo biglietto da visita su calcio di punizione. Questo, solo tenendo conto della sua storia con la Roma perché con la maglia dell’Italia aveva già rotto il ghiaccio in Belgio agli Europei del 2000, aveva fatto visita, con gol, a Georgia e Finlandia, prima di ripassare il tedesco dagli undici metri, col rigore contro l’Australia ai Mondiali del 2006. E allora vieni con me, amore, sul Grande Raccordo Anulare...
I GOL DI TOTTI IN TRASFERTA IN EUROPA CON LA MAGLIA DELLA ROMA:
CSKA Mosca-Roma 1-1
Manchester City-Roma 1-1
Basilea-Roma 2-3
MFK Kosice-Roma3-3 (doppietta)
La Gantoise-Roma 1-7 (tripletta)
CFR Cluj-Roma 1-3
Lione-Roma 0-2
Valencia-Roma 2-1
Bayer Leverkusen-Roma 3-1
Valencia-Roma 0-3 (doppietta)
Real Madrid-Roma 0-1
Real Madrid-Roma 1-1
Zurigo-Roma 2-2
Silkeborg-Roma 0-2
I GOL DIVISI PER NAZIONE:
Spagna (5)
Belgio (3)
Svizzera (2)
Slovacchia (2)
Danimarca (1)
Francia (1)
Germania (1)
Inghilterra (1)
Romania (1)
Russia (1)